venerdì 12 marzo 2010

Heavy Rain, recensione senza spoiler

Quattro personaggi, quattro storie, quattro vite che incroceranno le loro strade grazie all’operato di un serial killer conosciuto come il “killer dell’origami”, nome dovuto alla sua triste fama di porre un origami nelle mani delle sue vittime, affogate nell’acqua piovana, insieme ad un’orchidea sul loro petto. A prima vista una grande trama! Ma saranno riusciti i ragazzi della parigina Quantic Dream a rendere una storia così forte e cinematografica con un videogioco? La risposta è sicuramente si!

Cercherò di evitare spoiler, in modo da permettere a chi ancora non l’ha giocato di non conoscere le sorprese che caratterizzano l’intero titolo Quantic Dream.

Iniziamo dal Gameplay: lo studio francese ci propone, similmente alla loro precedente opera “Fahreinheit”, una miscela di esplorazione simile, da un certo punto di vista, sia alle avventure grafiche punta e clicca sia ai survival horror sullo stile di Resident Evil, mescolata con degli intermezzi quick time events che fanno pieno uso del controller SixAxiS Sony, che trova finalmente il suo ambito di utilizzo. I personaggi possono essere spostati premendo il tasto R2, facendoli avanzare verso la direzione nella quale stanno guardando, modificabile con la levetta sinistra; piuttosto scomodo all’inizio, migliora con la pratica riuscendo, tranne rari casi, a non causare alcun problema.

Per quanto riguarda la Grafica, finalmente assistiamo a qualcosa di mai visto prima: volti realistici ed ambienti estremamente dettagliati permettono al giocatore di sentirsi veramente protagonista di un film; basti pensare che addirittura le lacrime sono calcolate in real time. Piccola nota negativa però per quanto riguarda sia il popup delle texture, veramente evidente in alcune scene, e alcuni elementi che stonano con il realismo del resto, come quando in una scena un personaggio indossa i pantaloni, che si distorcono come se il modello 3d venisse strapazzato, piuttosto che scorrere realisticamente sul corpo dell’attore virtuale. Il motion capture fa il suo lavoro, donando espressioni che vanno dal molto convincente al mummiesco, per fortuna molto raro.

Il Sonoro, a parte alcuni bug che ne interrompono l’esecuzione, è perfetto, con una colonna sonora orchestrale che vi farà scendere i brividi sulla schiena; anche il doppiaggio, seppur con i suoi alti e bassi, è ottimo, ed in particolare la recitazione dei quattro personaggi principali è decisamente di alto livello.

Un lato negativo che mi sento di sottolineare è la durata piuttosto breve, poiché per quanto sia possibile rifare il gioco seguendo diverse scelte, ed arrivare a diversi finali, una volta completato il gioco la prima volta difficilmente avrete voglia di rifarlo solo per modificare qualche punto; detto questo, ci vorranno circa dieci ore per portare a termine la storia.

Heavy Rain è sicuramente un titolo coraggioso, che si propone come finalmente qualcosa di nuovo nel vasto panorama dei videogiochi: e sicuramente riesce a convincere, divertendo e dandovi qualcosa per cui i vostri amici invidieranno la vostra Playstation 3.

Riassumendo:

GRAFICA: 9,5

SONORO: 9

GAMEPLAY: 8

LONGEVITA': 7

TOTALE (non è una media): 9

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